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Come scegliere il pesce per il nostro pelosetto: ce lo spiega il dott. Emanuele Tosi, veterinario, in arte Zio Vet. L’intervista di Francesca Travaglini.

D: Torniamo con il nostro Emanuele Tosi, il nostro veterinario di fiducia, in arte zio Vet. Ciao ben ritrovato.

R: Buonasera a tutti, buonasera Francesca.

D: Lo trovate anche sul sito ziovet.com. Proseguiamo nella nostra indagine nell’alimentazione dei cani e dei gatti e oggi parliamo del pesce.

R: Esattamente. Allora la domanda che mi pongono spesso e che mi pongo anch’io a volte per spiegare le proprietà del pesce. Come scegliere il pesce per il nostro cane o per il nostro gatto? Sia che si tratti di alimentazione casalinga, quindi che prepara il proprietario o sia che si tratti di alimentazione industriale, perché la grossa confusione è la dicitura pesce che vuol dire tutto e non vuol dire niente, perché vi garantisco che una buona crocchetta che sia carne che sia pesce in etichettatura deve indicare la provenienza, quindi la specie se è pesce parliamo di merluzzo, parliamo di aringa, parliamo di salmone, se è carne parliamo di pollo, parliamo di vitello, perché vi garantisco a livello nutrizionale le differenze sono molte, quindi parlando di pesce, non basta dire che il mio gatto,il mio cane mangia pesce, ma va specificato quale tipo di pesce, se io chiedessi a tutti che differenza c’è tra il pesce azzurro e il pesce bianco probabilmente in pochi mi risponderebbero, ma vi dico una cosa, nella scienza, quindi scientificamente, non esiste la classificazione pesce azzurro e pesce bianco. E’ solo una classificazione commerciale per gli esseri umani, deriva dal fatto che la livrea, quindi la parte esterna del pesce azzurro in acqua ha dei riflessi azzurri, ma se noi lo peschiamo, lo tiriamo fuori quei riflessi scompaiono quindi il pesce diventa uguale. Invece scientificamente la distinzione è fra pesci grassi, semigrassi e pesce magro, quindi impariamo che sotto all’ 1% di grassi si chiama pesce magro e ne appartengono tipo il nasello e il merluzzo, poi abbiamo i pesci semigrassi che sono quelli con una percentuale di grasso che va dall’1 all’ 8% e quindi ti dico la spigola, il branzino, l’orata. Poi fra i pesci grassi, quindi che superano l’otto percento o chiamati oil fish appartengono lo sgombro, l’aringa, l’acciuga, il tonno, il salmone che è in assoluto il pesce più grasso; ma pesce grasso attenzione non vuol dire dannoso, ovviamente calorico sicuramente sì, ma i grassi del pesce sono molto utili se parliamo di Omega3. Quindi va fatta la distinzione, va capito anche che molte volte ogni animale dovrebbe mangiare il pesce in base alle proprie esigenze, se l’animale va messo a dieta perché è un po’ ciccio, allora dobbiamo scegliere un pesce magro, se l’animale ha bisogno di supporto al sistema immunitario dobbiamo scegliere un pesce grasso che arrechi Omega3. Quindi quando diciamo che il mio animale mangia il pesce bisogna scegliere bene il pesce e stare attento a non scegliere in base alle indicazioni commerciali, ma le indicazioni che ci dà un veterinario nutrizionista.

D: Perfetto, come zio Vet, lo trovate anche sul sito ziovet.com e lì trovate anche il libro Pet Parent, Come diventare il genitore perfetto del tuo cane, con consigli pratici di educazione alimentare e comportamentale per il benessere del tuo figlio a quattro zampe. Io ringrazio come sempre il dottor Emanuele Tosi, zio Vet torna mercoledì prossimo.

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