Il 4 maggio alle ore 18, presso il teatro Teatroltre di Pesaro, si terrà la prima di “Verbò” di Giovanni Testori, in una speciale versione di “cantiere aperto” come parte del festival multidisciplinare di Teatroltre, giunto alla sua ventunesima edizione e promosso dall’AMAT in collaborazione con 10 comuni delle Marche. Questa rappresentazione precede una residenza di allestimento presso la Chiesa dell’Annunziata di Pesaro, inserita nel progetto RAM Residenze Artistiche Marchigiane, finanziato dalla Regione Marche e dal MiC.
“Verbò” è un testo scritto da Testori nel 1985, ultimo atto della Branciatrilogia Prima, e rappresentato per la prima volta al Piccolo Teatro di Milano nel 1989. Il dramma immagina un ultimo, disperato incontro tra i poeti maledetti Verlaine e Rimbaud, in un limbo chiamato “orlo”, un luogo tra vita e morte che richiama il teatro stesso. Testori riscrisse e corresse il testo più volte, anche successivamente al debutto, e sembra che “Verbò” rappresenti un suo addio spirituale, un ritorno ai maestri e un funerale alla parola, un gesto poetico e drammatico che evoca il revolver usato da Verlaine contro Rimbaud, ma rivolto contro le parole che li legano, fragile e insopportabile al tempo stesso.
Per questa produzione, Flavio Capuzzo Dolcetta, Sebastian Luque Herrera e Jonathan Lazzini hanno voluto esplorare le tracce della drammaturgia originale, creando deviazioni e bivi che approfondiscono aspetti biografici e letterari legati a Testori e ai due poeti. L’idea nasce dall’esperienza nel progetto BAT Bottega Amletica Testoriana, dove si è sviluppata una riflessione sul rapporto tra le parole e il loro destino nel nostro tempo. La regia, le luci e lo spazio scenico sono affidati a Dolcetta, mentre la drammaturgia è di Lazzini, esperto di Verlaine e Rimbaud, e il progetto mira a interrogarsi sul ruolo della parola nel millennio attuale.
COME PARTECIPARE
Informazioni e biglietti: Teatro Rossini 0721 387621, biglietterie circuito AMAT vivaticket (anche on line), Chiesa dell’Annunziata 334 3193717.