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«Pace a voi!». Il teologo biblista frate Alberto Maggi commenta per noi il Vangelo del giorno. L’intervista di Francesca Travaglini.

D: Curiamo i nostri dolori anche attraverso la scoperta del vangelo del giorno e ci colleghiamo per farlo con il teologo biblista frate Alberto Maggi. Rieccolo qui. Ciao buongiorno. 

R: Buona domenica, abbiamo un Vangelo bellissimo, il capitolo 20 di Giovanni nel versetto 19 che dice che la sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte dove stavano i discepoli per paura dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo a loro e dice pace a voi. Gesù si presenta ed è molto importante questo ponendosi in mezzo cioè al centro della comunità, con Gesù al centro significa che non ci sono gerarchie nella comunità, non c’è chi viene prima e chi viene dopo ma tutti hanno la stessa relazione col signore e a nessuno è consentito mettersi al suo posto: al centro. Inoltre Gesù al centro non ha i discepoli verso di sé, ma espande su di loro il suo amore che si concretizza nel servizio rendendoli capaci di fare altrettanto, questa pace che Gesù dona scaturisce dai segni del suo amore per i discepoli, mostrando le mani e il costato Gesù fa comprendere che lui continua col suo stesso atteggiamento di servizio d’amore verso i suoi e nessuno può strapparli alla sua mano. Quell’amore che ha fatto sì che lui si consegnasse dando la vita per i suoi non è stato il gesto eroico isolato di un momento della sua vita ma rimane impresso per sempre nella sua carne e diventano i segni distintivi con i quali la comunità, ogni volta che si riunisce, riconosce la presenza del Cristo Risorto in mezzo ad essa. Poi Gesù dice loro di nuovo ‘pace a voi’ e afferma ‘come il padre ha mandato me, anch’io mando voi’ è molto importante questo invito di Gesù, come il padre non attira il figlio verso di sé ma lo invia all’umanità, ugualmente Gesù non attrae i discepoli a sé, ma li manda agli uomini, il Dio di Gesù non assorbe le forze degli uomini ma gli comunica le sue per renderli capaci di un amore fedele che non ceda neanche di fronte al rifiuto e alla violenza, è importante quello che dice Gesù perché indica che il cammino all’ora dell’umanità non è rivolto verso Dio, perché quando si va verso Dio inevitabilmente si lasciano indietro, si tralasciano, si trascurano gli uomini, ma da Dio riceve la forza per dirigersi con lui e come lui ogni uomo. Per questo Gesù allora comunica ai discepoli la sua stessa capacità d’amare con il dono dello spirito e con questo auguriamo a tutti una buona serena domenica.

D: Buona domenica a te caro frate Alberto Maggi, teologo, biblista, se volete approfondire anche un po’ il suo pensiero leggete i suoi libri che sono tutti molto molto apprezzabili, come lo sentite parlare qui in realtà li scrive spezzando il pane per tutti noi. A me quello che è piaciuto di più è Bernadette, la vera storia di una santa imperfetta. Grazie ancora e a domenica prossima!

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