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Clara Romanelli esperta in  MetaRiordino di spiega come gestire le nostre  risorse finanziarie e quali sono le migliori scelte da attuare. L’intervista di Beatrice Silenzi.

D: Eccoci qua a parlare con Clara Romanelli, la nostra esperta di Metariordino; abbiamo iniziato l’anno devo dire anche con tanti buoni propositi e quindi cerchiamo di portarlo avanti, no? Il primo buon proposito è quello di guadagnare di più o di spendere di meno, che poi più o meno uno dice “vabbè, me la stessa cosa…” 

R: Esatto, soldi, quindi in primo piano la libertà finanziaria, anche, e quindi come riuscire non dico tanto magari ad avere più soldi, ma come per esempio arrivare a gestire meglio un budget di spesa. Prima di tutto quantifico e poi, calcolando le effettive spese che abbiamo, arriviamo sempre a fine mese un po’ corti, per così dire che quello che abbiamo guadagnato a malapena ci basta, perché non abbiamo ben gestito il nostro budget all’interno delle settimane, per cui il mio primo suggerimento è quello di suddividere il nostro stipendio nelle quattro settimane e andare a utilizzare soprattutto i contanti, per cui lavoriamo su una cifra media, ragioniamo così, €1000 diviso 4 settimane sono €250 a settimana di spesa, ok? Avendoli sempre nel portafoglio contati riusciamo effettivamente a quantificare quello che spendiamo e a renderci conto dell’andamento; chiaro che non è un calcolo così preciso e così netto, perché poi dopo c’è la spesa straordinaria e poi magari faccio benzina o diesel, comunque carburante, a inizio mese ho una spesa che magari mi impatta sul budget settimanale… Però è una buona abitudine iniziare a usare i contanti. Per quanto riguarda proprio la gestione economica semplice ok, perché naturalmente tu dici allora al di là dello stipendio mettiamo che una persona possa anche guadagnare più di €1000, no, tolti i soldi che magari uno decide di mettere da parte, quindi si può comunque vivere. Ovviamente non è che ci vai avanti in cinque persone, è chiaro, quindi con €1000 ci potresti andare avanti da solo o in due al massimo e quindi in questo caso una spesa di €250, tolto magari che ne so il discorso di quel qualcosa che vorresti ancora acquistare, no, adesso partono i saldi dicevamo e sembra che insomma viene lamentata questa sorta di deflagrazione totale per quello che riguarda le prime giornate dei saldi; sembra che questa settimana non sia andata per niente bene, non come quelli di Confcommercio si aspettavano almeno, e quindi uno può includere per esempio all’interno di questo budget anche delle spese extra, quello che potrebbero essere i divertimenti, quello che può essere appunto l’acquisto di qualcosa che ci piace, andare a mangiare la pizza o qualcos’altro. Certo, questo è uno step successivo, prima andiamo a vedere quelle che sono le spese necessarie per cui spendiamo il minimo indispensabile per quello che effettivamente è necessario, tipo la spesa o le bollette e quant’altro, poi vediamo alla fine della settimana e soprattutto a fine mese che cosa è avanzato così possiamo renderci conto di quello che è il nostro budget necessario per vivere e da lì possiamo pianificare le spese extra e magari possiamo anche renderci conto che €1 dopo l’altro tanti soldi li sprechiamo e dobbiamo rinunciare a all’uscita o a quell’acquisto che magari ci fa piacere fare. 

D: Ok, allora tra poco invece parliamo di soldi che sprechiamo perché forse sembra anche una cosa banale e invece ci sono delle voci di spesa particolari, lo facciamo tra pochissimo in Lab – lo spazio delle idee con Beatrice silenzi. 

(…)

Torniamo a fare due chiacchiere con la nostra Clara Romanelli e con il metariordino cerchiamo di mettere ordine in questo caso al nostro budget, per cui i soldi, visto che non si possono moltiplicare. Oddio, non lo so se si possono, non si sa mai, però certamente allo stato attuale dobbiamo tenere quelli che abbiamo a cuore.

R: Sì, piuttosto che dire “ho bisogno di più soldi” cerchiamo di capire dove vanno quelli che abbiamo a disposizione, perché spesso e volentieri ne abbiamo più di quanti immaginiamo, vanno solo gestiti e amministrati, per cui ma è necessario iniziare a conteggiare le nostre spese quotidiane settimanali e poi mensili. Ok. Allora, la cosa di base che abbiamo capito, il primo elemento, è il contante, cioè avere a disposizione i soldi in mano, perché in questo modo si riesce a capire meglio quando il portafoglio si svuota oppure no. Quindi, prelevando diciamo così una cifra media che può essere di €250 o €300 a settimana, diciamo questa cifra ci consente, diciamo così, di capire

R: …di monitorare; do questo suggerimento perché poi dopo ci sono decine di App, le agendine, tantissimi metodi; mi è capitato più di una volta di andare a casa di persone anche di una certa età che conservavano scontrini da tutta la vita, per cui immagina quanti armadi pieni di scontrini… 

D: Che bella questa cosa, no, fantastica… 

R: …che crea un un doppio effetto, perché innanzitutto non lo faremo mai, secondo poi andiamo a occupare spazio, anzi triplice effetto, terzo siamo frustrati perché quando passiamo lì davanti sappiamo che abbiamo questa lista infinita di scontrini da conteggiare. 

D: Ma perché deve mettersi lì a fa… 

R: …è un’abitudine estremamente diffusa perché si pensa che tenendo gli scontrini che poi non andremo mai a sommare si possa avere la misura delle spese. Allora sai che io lavoro per sintesi e facilità, mettiamo 200-300- €400 nel portafoglio a settimana e vediamo quanto durano, sicuramente è la strada più facile da percorrere. 

D: Sì, anche perché poi quando cominci a guardare i soldi che se ne vanno dal portafogli, mentre strisci la carta alla fine è una cifra che ti rimane abbastanza vaga. Quando vedi che cominci a depauperare il tuo portafogli, allora dici “Oddio allora questa cosa qui forse non mi serve veramente”.

R: Esatto Inizia a diventare una spesa consapevole, un acquisto più consapevole.

D: Per cui quindi via al cibo spazzatura, per esempio quando siete al supermercato che siete lì che guardate le patatine fritte, anche con una certa enfasi, no il sacchetto della patatina o il Ciocorì, perché l’altro giorno stavo disquisendo sul Ciocorì, ecco sì forse non esiste più in realtà e qui testimonio anche gravemente la mia età, ma insomma, quello è, per cui tu dici, ma c’è proprio bisogno di comprare il cioccolato? Perché sì, c’è bisogno perché è una cosa che ti gratifica ogni tanto. 

R: Certo, poi ovviamente, sia per quanto riguarda per il reparto alimentare che per l’oggettistica in generale c’è sempre l’angolo delle tentazioni, fatto apposta per bruciare i nostri budget e i nostri risparmi.

D: Quindi il burro cacao a €1 perché voglio dire ma chi è che non ha bisogno del burrocacao a €1?  Dai, e le gomme americane un altro euro, hai bisogno delle tisane in offerta e i calzini, che sono sempre in fondo vicino alla cassa tanti 

R:Sì quello è proprio studiato l’angolo a fianco alla cassa è studiato per invogliarmi.

D: E poi naturalmente dobbiamo tentare di fare con questo 2024 il ‘’Non spending Day’’, quindi potremmo uscire di casa anche senza necessariamente comprare qualcosa.

R: Esatto

D: L’idea migliore è quella di non portare dietro i soldi. Qual è la tua idea?

R: No 

D: sennò qual è il sacrificio?

R: No, senza sacrificio, ma con orgoglio e soddisfazione. Da quando lo faccio a me capita più di una volta a settimana di avere dei no spending day.

D: Oh! Allora un’ ascoltatrice mi dice che il Ciocorì esiste ancora, mi fa piacere questa cosa, questo mi solleva.

R: C’era sia Ciocorì che Biancorì.

D: Esatto Ma se c’è il Ciocoi penso che esista ancora anche il Biancorì ti voglio dire. Vabbè comunque adesso questa che era la nostra parentesi; dicevamo quindi uscire senza aver acquistato qualcosa si può fare è gratificante che tu dici ho €100 e torno a casa con €100 intatte.

R: Non solo per il risparmio ma anche per il guadagno in tempo perché non ci siamo fermati e non abbiamo acquistato.

D: Ecco, bene. Vabbè io mi attengo a quello che tu dici e quindi visto che comunque dicevamo prima non abbiamo la possibilità di incrementare il nostro budget, a meno che insomma non facciamo un altro lavoro non mettiamo Insomma altra carne al fuoco.

R: Ottimizziamo quello che abbiamo esattamente come facciamo quando gestiamo lo spazio D: Esatto piccole formichine. Grazie Clara Romanelli.

R: Grazie, ciao.

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