CNA ANCONA: “SULLE RINNOVABILI SIAMO CON ANTONINI”

CNA Ancona e Cna Marche condividono la posizione sul decreto sblocca-rinnovabili e sostengono con forza la posizione dell’assessore regionale Andrea Maria Antonini sull’obiettivo del governo centrale di perseguire la transizione energetica e di abbandonare con gradualità le fonti fossili, ma ha anche espresso le sue perplessità sull’idoneità delle aree agricole per la costruzione di grandi centrali fotovoltaiche a terra. Gli obiettivi ambiziosi che il nostro paese ha fissato per il 2030, data non troppo lontana ma che consente alle aziende del settore di avere il giusto tempo per organizzarsi e crescere in maniera sana e sostenibile, sono raggiungibili anche senza sottrarre al territorio regionale delle aree che è meglio restino destinate alla crescita della filiera del food, sulla quale giustamente la regione sta investendo.

presentazione dei nuovi centri fotovoltaici

 La presenza di centrali fotovoltaiche, anche di grandi dimensioni, deve essere compatibile con la possibilità di svolgere in via prioritaria le normali attività agricole: un impianto a fonti rinnovabili che consuma territorio ha un impatto negativo e non può essere considerato “sostenibile”, e purtroppo già si stanno vedendo le prime autorizzazioni alla costruzione di “impianti agri-voltaici” che di “agri” hanno ben poco! Siamo memori di quanto è avvenuto un decennio fa con gli incentivi in “conto energia” e non vogliamo che accada di nuovo: terreni (e posti di lavoro) tolti all’agricoltura ed utilizzati per investimenti speculativi di pochi operatori, soldi pubblici che hanno riempito le casse di investitori esteri, appalti affidati a prezzi irrisori a discapito della sicurezza dei lavoratori e nessuna ricaduta di lungo periodo per il tessuto sociale ed imprenditoriale regionale.

 L’utilità sociale 

E dall’utilità sociale e dalle imprese locali intendiamo partire; abbiamo ben chiara la portata rivoluzionaria della nuova regolazione di settore, che premia la condivisione dell’energia e promuove l’autoconsumo: lo sblocca-rinnovabili dovrà aprire la strada alla costituzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili e dei Gruppi di Autoconsumo, grazie ai quali i Comuni, le imprese ubicate nelle aree industriali, i condomìni ed i singoli cittadini potranno aggregarsi e collaborare per costruire impianti a fonti rinnovabili “comuni”, meglio se con accesso privilegiato agli incentivi che sono previsti sia a livello nazionale che regionale.

il Cna ed il suo team

CNA Ancona ha recentemente costituito un Team per supportare le imprese associate a cogliere le nuove opportunità offerte dal “green deal” e dalla nuova regolazione comunitaria. Il ruolo che si è data CNA Ancona è quello di accompagnare gli associati ad assumere questo ruolo di capofila, grazie ad un supporto concreto negli aspetti amministrativi e burocratici che si renderanno necessari per la creazione di queste aggregazioni e per l’accesso agevolazioni pubbliche e che spesso rappresentano l’unico vero ostacolo alla diffusione di massa di iniziative legislative virtuose.

 

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