Continua il viaggio itinerante di Non a Voce Sola che da quattordici edizioni è il luogo del racconto del femminile e del dialogo fra i generi. Quest’anno propone una riflessione attorno ad un tema attuale e pregnante, La trama dello sguardo. Uno sguardo laterale, con gerarchie diverse, destinato ad avere accesso all’intimità ed al linguaggio dei segni segreti, capace di essere ubiquo, a volte indiscreto. Privato ma non deprivato, portato a vedere e registrare cose lontane dall’ingegneria della Storia, dai canoni e dalle genealogie.

Il secondo appuntamento avrà come ospite un’altra protagonista della storia della letteratura italiana, Dacia Maraini in un intervento titolato Montagne pensose. Martedì 4 luglio alle ore 18,00 presso il Chiostro di San Francesco ad Osimo, traccerà le coordinate di un pensiero che si è dipanato per tutto il novecento e ha aperto il nuovo millennio, dalla sua amicizia con Pasolini, al dialogo sulla poesia, al suo fervente impegno per la causa delle donne.

Dacia Maraini è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, tradotti in oltre venti paesi. La madre, Topazia, era pittrice e apparteneva a un’antica famiglia siciliana; il padre, Fosco Maraini, era un etnologo che, vinta una borsa di studio, nel 1938 trasferisce la famiglia in Giappone per portare avanti uno studio sugli Hainu, una popolazione in via di estinzione stanziata nell’Hokkaido. Ma nel 1943 il governo giapponese, in base al patto d’alleanza cha ha stipulato con Italia e Germania, chiede ai coniugi Maraini di firmare l’adesione alla Repubblica di Salò, e poiché i due rifiutano, vengono internati insieme alle tre figlie in un campo di concentramento a Tokyo, dove patirono la fame. Nel corso degli anni Sessanta, esordisce con il romanzo “La vacanza” (1962), ma comincia anche ad occuparsi di teatro fondando, insieme ad altri scrittori, il Teatro del Porcospino.

Dirige come regista il film “L’amore coniugale”, con Tomas Milian, tratto dall’omonimo romanzo di Moravia. Il teatro è sempre stato per Dacia Maraini anche un luogo per informare il pubblico riguardo a specifici problemi sociali e politici, fonda il “Teatro della Maddalena”, gestito da sole donne e dove cinque anni dopo si mette in scena “Dialogo di una prostituta con un suo cliente”.

Ancora estremamente prolifica, viaggia attraverso il mondo partecipando a conferenze e prime dei suoi spettacoli.

L’evento è ad ingresso libero e gratuito, per info 338 4162283.