Continua fino a domenica a San Severino Marche la kermesse di circo contemporaneo firmata El Grito, in collaborazione con il Comune di San Severino Marche e l’AMAT, ancora quattro giorni di spettacoli e giochi all’aria aperta adatti a grandi e bambini. Nel Campetto di Rione Settempeda dove sono montati lo chapiteau e la nuova arena della compagnia, due appuntamenti al giorno (alle 18.30 e alle 21.00) dove divertirsi e poter ammirare come il linguaggio del circo negli anni sia mutato.
Mago per Svago, Love Is In The Air, Attacchi di Swing! e El Aletreo sono i titoli che vanno in scena in questa tappa della tournée estiva del SIC/Stabile di Innovazione Circense riconosciuto dal Ministero della Cultura, il centro internazionale di produzione multidisciplinare di Circo El Grito che, dal 2022, collabora con il Comune di San Severino Marche nella programmazione e nella promozione di spettacoli dal vivo.

Si riparte il 25 e 26 maggio, ore 21, con Love Is In The Air di Andrea Farnetani, già Pavè d’Or al Festival de Artistes de Rue de Vevey, uno spettacolo ironico e toccante che mette in scena i pensieri di un giocoliere insicuro, dove le perplessità dell’artista raccontano i timori che ognuno di noi quotidianamente vive. Il 27 e 28 maggio sempre ore 21 tocca a Mago per Svago di L’Abile Teatro in cui protagonista è la vicenda di un mago in carriera; le dinamiche strampalate con il suo assistente mostrano come un certo tipo di magia possa diventare la parodia di se stessa.

Nell’arena da 190 posti, di fianco al tendone, sempre alle ore 18.30 due spettacoli diversi ma significativi per comprendere il lato multidisciplinare del circo contemporaneo: Humberto Kalambres con il suo El Aletreo (25 e 26 maggio) compie un affascinante viaggio che parte dalla potenza evocativa dei libri, fino a far sognare e librare in volo il curioso personaggio impersonato da Kalambres.

Il 27 e 28 maggio, considerato il successo già ottenuto a San Severino Marche, torna il Teatro Necessario con Attacchi di swing!: il rocambolesco duo di musicisti interpretati da Corrado Caruana e Alessandro Mori, accompagnano e dialogano con il pubblico in un crescere di gag clownesche e virtuosismi musicali con i più improbabili strumenti. Con un finale sorprendente in cui lo stesso pubblico diventa protagonista.

Di fronte allo chapiteau per intrattenere i più piccoli in attesa degli spettacoli pomeridiani e serali, un’area dedicata della compagnia Numaduo, dove fantasiosi giochi in legno e un misterioso libro intarsiato innescano nei partecipanti “un racconto da percorrere” fra risate e abilità.

I direttori artistici del SIC, Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Costantini raccontano così questo appuntamento: “Come consuetudine nella poetica di El Grito, l’idea è stata sviluppata prendendo spunto dalle antiche tradizioni circensi, aggiornando il senso del nomadismo si è giunti a una concezione più ampia, appunto contemporanea: la costruzione di un centro culturale in movimento in cui assistere ai lavori degli artisti d’avanguardia di questa antica arte, dove il numero del performer non è slegato dalla narrazione ma al servizio della regia e della drammaturgia di un’unica creazione”.

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