Il 9 agosto, alle ore 18, a Sant’Angelo in Pontano, si svolge la terza edizione di Sant’Angelo DiVino, un evento che celebra il vino come simbolo di autenticità, tradizione e condivisione. La manifestazione si svolge nel cuore delle Marche, tra i monti Sibillini e borghi storici, e vede coinvolte sette cantine che presentano le loro storie attraverso le etichette e le esperienze sensoriali.
La serata inizia presso la Cantina Bastianelli di Monte San Pietrangeli, dove si racconta il legame tra famiglia e territorio. Le loro bottiglie esprimono l’armonia tra radici antiche e visioni future, portando un messaggio di sincerità e passione. A Cupi di Visso, Coppacchioli Tattini riscopre il vitigno Vissanello, simbolo di rinascita e radicamento alle montagne dei Sibillini. Le loro vigne sussurrano storie di ritorno e di radici profonde.
Dalle colline di San Severino Marche, la Fattoria Colmone della Marca porta in tavola un vino che unisce storia e pace, nato da un’eredità che risale al XV secolo. La loro produzione rappresenta equilibrio e condivisione. A Corridonia, Poderesabbioni si distingue per un’agricoltura poetica, rispettosa dell’ambiente e della biodiversità, con vini che riflettono un’etica ecologica e un rispetto profondo per la natura.
Lumavite di Rapagnano porta energia e luce con vini che si fanno poesia, espressione pura di uve curate con amore e rispetto. La cantina si distingue per la sua filosofia di autenticità e vitalità. A Loro Piceno, Caonà rende omaggio al Vino Cotto, una tradizione millenaria, custode di rituali e sapori antichi, che portano dolcezza e profondità di memorie contadine.
Infine, Taccari Alberto con il suo “Leprotto” celebra l’arte del vino cotto come cultura e identità locale. Ogni bottiglia si trasforma in un racconto di campagne e tradizioni, portando in tavola l’autenticità delle Marche.
L’evento termina quando il vino e la musica si spengono, lasciando spazio alle emozioni e ai ricordi di un territorio che si racconta attraverso il suo nettare più prezioso. Sant’Angelo DiVino 2025 si rivela così un’occasione unica per scoprire la varietà e la profondità delle cantine marchigiane, un vero omaggio alla terra, alla passione e alla storia del vino locale.
