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Storie e leggende marchigiane: Leonardo Bedini ci racconta l’affascinante viaggio della Santa Casa della Madonna di Loreto. L’intervista di Francesca TravagliniD: Dottor Emanuele Tosi, bentrovato.

D: Ben ritrovato al nostro Leonardo Bedini delle storie e leggende marchigiane. Ciao, ben ritrovato.

R: Ciao. Ben ritrovati. Oggi una delle leggende più famose delle Marche: la Santa Casa di Loreto.

D: Oh… ah, ma non è una storia vera?

R: Allora… la notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294 la casa di Nazaret, dove la Vergine Maria, l’annunciazione, La Sacra Famiglia, fu trasportata da un volo di angeli a Loreto. In questa notte di cui si compì il Sacro prodigio è detta, nella cultura popolare Marchigiana, ‘’La notte della Venuta’’ e la rischiarano i falò, che si accendono in tutte le campagne, per indicare agli angeli Il cammino per raggiungere la meta, o come si diceva ai bambini per scalare i pannolini a Gesù mentre era in volo con gli angeli. Tutti conoscono questa leggenda, ma non tutti sanno che la Santa casa non volò direttamente a Loreto nel miracolo. Ci furono ben cinque diverse traslazioni… tutta la storia inizia nel 1291 cade San Giovanni d’Acri, i crociati sono definitivamente sconfitti e cacciati dalla Terra Santa; qualche giorno prima per mettere in sicurezza la Santa Casa di Nazaret fu staccata dalle sue fondamenta e portata in volo dagli angeli a Tersatto, in Croazia; ciò avvenne all’improvviso nella notte tra 9 e 10 maggio 1291. I  primi ad accorgersi di questa strana abitazione a Tersatto furono dei boscaioli che avvisarono un parroco, a cui apparve la Madonna che gli disse Guarda sì è proprio casa mia la mia dimora di Nazaret quindi il sacerdote partì con una delegazione alla volta della Terra Santa dove verificò, che a Nazaret, le tre pareti, perché la quarta era una grotta, non c’erano più e quindi a Tersatto questa Santa Casa rimane per 3 anni e 7 mesi, ma non andava più bene quindi tornano gli angeli e la riportano via tra il 10 e il 9 dicembre del 1294, quando la dimora della Sacra Famiglia tocca finalmente il suolo italiano e la lasciano nei pressi di Ancona (in località Posatora).

D: Quindi non fu un volo molto diretto pieno di scali.

R: Ma qui la venerazione era poca, non la filavano e quindi circa 9 mesi dopo tornano gli angeli. Avviene la terza traslazione nella selva di una signora di nome Loreta, da cui potrebbe derivare Loreto, in una località detta ‘’Banderuola’’ perché per aiutare i pellegrini a trovarla misero una bandiera in cima alla casetta, ma nella zona si diffusero i pranti quindi non andava più bene allora tornano gli angeli avviene; una quarta traslazione sul Monte Prodo, un terreno dei Fratelli Rinaldi che, siccome erano avidi, vedevano tanti Pellegrini arrivare e tentarono di ottenere la proprietà della Santa casa., quindi non andava più bene. Allora ritornano gli angeli che alla fine nel 1296, miracolosamente, traslano la casa per l’ultima volta dove si trova oggi e la misero sulla strada pubblica, all’improvviso, quindi per proteggere la casa cominciarono a costruire delle strutture protettive dei muri. Poi si arriva piano piano alla costruzione della Basilica che tutti noi conosciamo.

D:Quindi ha fatto diversi scali Rayanair, eccetera.

R: Questo è un bellissimo miracolo, ma qui parliamo di leggende e storie se uno volesse è possibile trovare spiegazioni più, diciamo, normali si può pensare semplicemente a un trasporto della casa pietra su pietra proprio dai crociati che a bordo di navi prima di far cadere la Terra Santa l’hanno salvata, oppure si può tirare in ballo la dinastia Bizantina degli Angeli: una famiglia che ha regnato a Costantinopoli in alcune regioni proprio nel periodo in cui ebbe luogo questa portentosa traslazione; in questo caso gli angeli non sarebbero proprio gli spiriti della luce, ma questi membri della famiglia. In fondo, le cronache di che parlano? Di un viaggio sul mare che si è svolto, incredibilmente, senza problemi perché è vegliato dagli angeli.

D: Sì

R: Quindi diciamo che resta tutto un po’ aperto, però è opportuno precisare che a Nazaret ci sono le fondamenta senza casa, a Loreto c’è la casa senza fondamenta; se si prova a spostare quelle pareti e metterle proprio lì sopra le fondamenta c’è un allineamento perfetto e ci sono molte altre prove a sostegno: i mattoni, e diciamo i graffiti all’interno. Quella è la Santa Casa e qui non ci piove. Dico questo perché io racconto solo… non è compito mio spiegare questo grandissimo mito alla storia o la storia al mito, perché? Perché tu non vuoi una denuncia, io non voglio l’ira del Divino.

D: Esatto, esatto.

R: Io quando ho sentito questa storia per la prima volta con tutti i vari traslazioni degli Angeli ho solo pensato una cosa da ‘’comico sempliciotto marchigiano’’: dico solo cioè sti Angeli 5 traslazioni per trovare il posto giusto, no(?) Vogliamo trovare un location manager la prossima volta prima di partire?

D: Esatto, esatto. Mi hanno scritto. Saluto Andrea, il nostro ascoltatore, che ha risposto’’ Era una roulotte effettivamente forse con la roulotte sarebbe stato tutto più comodo’’. Comunque noi ti ringraziamo caro Leonardo per averci fatto vivere meravigliosamente questa leggenda, che comunque a noi piace credere sia vera, e le tue storie leggende marchigiane non  tornano la prossima settimana perché siamo a Sanremo, quella dopo ancora. Grazie mille. 

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