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La stupidità del potere: il commento del teologo biblista fr. Alberto Maggi al Vangelo del giorno. L’intervista di Francesca Travaglini.

D: Anche oggi un Vangelo veramente bellissimo, che cosa ci racconta?

R:  Se volessimo mettere un titolo al brano di oggi potremmo intitolare ‘’La stupidità del potere’’ perché il potere quando sente una voce che può nuocere i suoi interessi tende sempre a silenziario; può addirittura a eliminarla, ma non sa ecco la stupidità che ogni volta che si spegne una voce, che si soffoca una voce il Signore, o la vita, ne suscita una ancora più potente. E’ così che inizia il brano di oggi. Infatti dice Marco il capitolo primo che dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea. Giovanni era una minaccia per cosa per l’interesse del tempio, lui aveva detto che il perdono dei peccati non avviene andando al tempio portando delle offerte al Signore, ma andando nel deserto attraverso un battesimo cioè un’immersione che significava un cambio di vita e il cambiamento di vita portava il perdono di tutte le colpe, e la gente ci va… quindi ha creato un allarme perché nel tempio vedevano che mancavano le le entrate. Ebbene, se Giovanni è stato un pericolo per l’economia del Tempio, subentra Gesù che sarà un pericolo per l’esistenza stessa del tempio. Gesù dichiarerà il tempio un covo di banditi che non ha diritto di esistere, quindi il potere è sempre stupido. Ebbene subentra Gesù e comincia a proclamare la buona notizia, il vangelo, la buona notizia di Dio e qual è la buona notizia di Dio, che Dio è amore ed è esclusivamente buono, non è il dio insegnato dalla religione: quello che premia i buoni, i castighi e malvagi; ma un Dio che a tutti, indipendentemente dalla loro condotta, dal loro comportamento propone sempre un’offerta nuova d’amore… poi sta le persa naturalmente accoglierla o meno. Allora Gesù proclama questa buona notizia e dice ‘ecco l’occasione propizia’ e parla del regno di Dio per regno non si deve intendere l’estensione, il reame, il termine va tradotto meglio con la signoria o il governo di Dio; cioè Gesù propone una relazione nuova con Dio dove il credente non obbedisce più a Dio osservando le sue leggi, ma accogliendo e praticando l’amore del Padre nei suoi confronti. Ma perché Gesù dice ‘’È vicino’’ e ‘’non c’è già’’? Perché dipende dalla conversione dice convertitevi e credete nel Vangelo… anche Giovanni Battista ricordiamo ha proclamato la conversione, ma era diversa, la sua conversione era per il perdono dei peccati : cioè era tutto rivolto all’offesa a Dio, all’onore di Dio. Per Gesù la conversione è per rendere attuale il regno cioè la felicità dell’uomo, quindi c’è un cambio di parametro: Giovanni Battista era ancora orientato verso Dio; Gesù è tutto orientato verso gli uomini. Allora Gesù dice cambiate vita e cambiare vita convertirsi. Cosa significa? Se fino adesso hai vissuto per te, per il tuo interesse… da oggi cambia: vivi per il bene e il benessere degli altri e sperimenterai qualcosa di straordinario, se tu ti prendi cura del bene degli altri altri permetterai a Dio come padre Lui di prendersi cura della tua e questa è la buona notizia di Gesù.

D: A  me piace molto anche quando poi va lì a prendersi gli apostoli dice venite e ‘’subito’’ questo avverbio ‘’subito lasciano le reti, subito li chiamò’’ e loro lasciano tutto e vanno da lui.

R:  Sì, Gesù tutto questo non lo può fare da solo. Ha bisogno di collaboratori, evita di sceglierli nelle caste sacerdotali religiose, prende gente normale. E perché li invita ad essere pescatori di uomini? Il pescatore prende il pesce per sé, per il proprio interesse, dà morte a un animale per il proprio interesse. Gesù dice ‘’no cambiate’’ pescare un uomo dall’acqua significa salvarlo da quello che può portare alla morte; allora vivi per l’interesse dell’altro, non più per il tuo interesse, orienta la tua vita nel salvare gli altri da tutto quello che lo può affogare, e non è solo il peccato, quello che affoga le persone, quello che le fa perdere.

D: Bellissimo. E allora io vi invito a leggere anche i libri di Frate Alberto Maggi per approfondire il suo pensiero tra cui ‘’Di questi tempi’, un inno alla vita per riscoprire la gioia di ogni giorno, edito da Garzanti. Ah, poi sta per uscire il documentario su Bernadette.

R: Giusto, il 16 a Lourdes, presenteremo in anteprima il docufilm sul libro di ‘’Bernadette’’ e  ‘’Cercando Bernadette’’

D: E allora ti verremo sicuramente a dare una sbirciata, anche solo da lontano. Faremo una diretta da lì, oppure ci mandi un contributo video. Intanto io ti ringrazio Frate Alberto. Buona giornata, e a Domenica prossima.

R: Ciao.