E la rassegna estiva più amata dai piccoli – e non solo ed è uneccellenza pesarese che ha alle spalle una tradizione consolidatissima che giunge questanno alla 36° edizione. Dal 2 al 13 luglio alle 21.30, torna il Burattini Opera Festival con sei appuntamenti tutti nella corte di Palazzo Mazzolari Mosca che accoglie anche lo spazio intitolato a Dario Fo e Franca Rame. La formula – molto amata – è sempre la stessa e mette in scena rappresentazioni di grande qualità con burattini, marionette, pupazzi e sentimenti da godere con tutti i sensi. Nellofferta, la musica con storie affascinanti, il gusto delle risate e i buoni che sbaragliano le bugie dei loro antagonisti, limmenso piacere dello spettacolo e il teatro danimazione sempre più linguaggio privilegiato per il pubblico delle famiglie

A proposito di Dario Fo, ecco cosa pensava di burattini e marionette: ‘…sono stati presenti e lo sono tuttora nella mia professione. In questo naturalmente devo moltissimo a Franca, alla tradizione marionettistica della sua famiglia sin dai miei primi spettacoli mi sono avvalso di pupazzi e burattini. È un Teatro tra le espressioni più antiche della nostra cultura. Ogni civiltà ha nelle sue radici teatrali e letterarie forme drammatiche legate al Teatro dAnimazione che nei secoli si è evoluto nelle modalità più diverse e straordinarie Tra i suoi molti incanti, ciò che mi ha sempre affascinato è la comicità dei burattini: iperbolica paradossale intelligente ed efficace. Proprio come può essere la vita. 

Oltre alle 6 rappresentazioni, del programma del BOF 2023 fanno parte anche due laboratori creativi nei pomeriggi del 3 e 11 luglio (ore 17, ingresso gratuito). A disposizione di mani e fantasia dei partecipanti, una cascata di stoffe, teste, baffi, occhi paurosi, visi innamorati, unghie sporche e parole profumate; poi ognuno mischia come preferisce, colora come crede meglio e infine si porta a casa il suo personaggio che rimarrà con lui per sempre.

E poi, nei giorni di spettacolo, nell’androne – la corte Dario Fo e Franca Rame – la mostra che espone una selezione di 20 manifesti storici del BOF, manifestazione attenta alla grafica fin dalla sua origine che ha visto al lavoro anche Massimo Dolcini.

Alla conferenza stampa erano presenti Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, Claudio Fiorenzo Clini presidente ARCI PESARO-URBINO APS, Renzo Guerra direttore artistico del BOF.

Il neo presidente provinciale ARCI Claudio Fiorenzo Clini ha ricordato le novità dell’edizione 2023 del BOF che testimoniano il radicamento forte di ARCI nella vita culturale cittadina. La prima: ispirandosi al modo inclusivo di procedere di Pesaro Capitale Italiana della cultura 2024, il BOF ha dato vita ad un evento diffuso in provincia, precisamente a San Costanzo che accoglierà una tappa del BOF il 28 luglio, un appuntamento pilota di un percorso che potrebbe allargarsi ulteriormente nel territorio. E poi il progetto per cui ARCI PU ha vinto un bando della Regione Marche dal titolo Mi piace Spiderman…e allora? (Settenove, 2014), che parte dal libro di Giorgia Vezzoli ormai giunto alla terza ristampa che parla di una bambina e del suo sguardo sul mondo oltre il sessismo e gli stereotipi di genere, e vede come partner l’associazione Libera Musica, circolo arci anche lei.

 

Nella scelta degli spettacoli ho cercato di mettere quelli che per me sono dei grandi valori teatrali: così ha esordito Renzo Guerra. E poi ha ricordato l’amore di Dario Fo – figura che a Pesaro è legata in modo particolare e sempre più lo sarà – che riteneva i burattini parte fondante della sua professione e il successo ormai consolidato del BOF amato dai pesaresi ma anche dei turisti che hanno rappresentato più della metà del pubblico dell’edizione 2022.

 

Le conclusioni a Daniele Vimini. Uno dei punti di forza del BOF è la qualità davvero alta della proposta artistica ma anche del racconto di comunicazione – la mostra dei manifesti lo conferma ancora una volta -, coerente negli anni: così il vicesindaco. Il BOF è sempre una garanzia per un’ottima serata nella ricca offerta di luglio, che si tratti di un cittadino o di un turista, e questo è molto importante visto che Pesaro è una meta consolidata per il turismo familiare ormai fidelizzato che torna qui anno dopo anno. L’assessore ha sottolineato l’elemento della creatività forte che sta alla base di questo progetto e la collaborazione con San Costanzo – uno dei comuni più teatrali della provincia -, due valori perfettamente in linea con Pesaro 2024. L’anno prossimo sarà un’ulteriore sfida e anche il BOF, magari con nuove sedi, sarà lo strumento per moltiplicare i punti di interesse nella provincia e per coinvolgere il più possibile i turisti da considerare – in ottica Pesaro 2024 – come cittadini temporanei.